08 febbraio, 2008
Adesso lo voglio anche io!
Dopo averlo visto in tutte le case delle blogger super stilose che leggo ogni giorno, superato un certo scetticismo per la semplicità della frase in questi giorni deliranti ho deciso di comprarlo anche io. Adesso come adesso mi ci tappezzerei casa!
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lulu
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22:18
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blogosfera
Lorenzo Oggiani
Che splendidi lavori vero? Vi consiglio di non perdervi la mostra al Traffic galley Conemporary Art di Bergamo dal titolo "Quasi object":....ehhhsì perchè sono rendering!
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lulu
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21:41
07 febbraio, 2008
Ma come gli è venuto in mente?
Da Pubblicità Italia:
"Principe San Daniele trova una principessa con Lowe Pirella Fronzoni
E’ online dal 2 gennaio 2008 il sito www.principessa-piggy.it , un progetto ideato da Lowe Pirella Fronzoni per Principe di San Daniele che rappresenta una novità all’interno del panorama della comunicazione nel settore dei salumi.
[11/01/2008 - 17.40]
Navigando all’interno del sito, una serie di filmati svelano la storia della principessa protagonista del racconto che, come nelle favole, è alla ricerca del suo principe. La principessa è sempre stata in compagnia del suo maialino Piggy, che le valse il soprannome affettuoso di principessa Piggy. Adesso che la principessa è una donna, è ancora alla ricerca del suo principe e presto scoprirà di avere la capacità di riconoscere i maiali (ndr: come molte altre donne, del resto) che saranno selezionati per diventare i prodotti Principe San Daniele. Proprio allora anche l’utente capirà che l’intero progetto è firmato Principe di San Daniele.Il sito della Principessa Piggy è supportato da attività di viral marketing e da un blog http://blog.piggy-the-princess.com che completano l’attività di comunicazione interattiva."
Dove sta scritto che devo postare solo cose belle? Questa operazione ha dell'incredibile, dall'inizio alla fine! Andate sul sito e sul blog: è da vedere.
ps. no comment sul pig detector...
Da: www.minimarketing.it
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lulu
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22:53
05 febbraio, 2008
03 febbraio, 2008
Personal//works//02
Presentazione progetto "Ubilix" per arch. Piero Camoletto.
Per visualizzare l'intero progetto qui. (Here the link to download)
Per visualizzare l'intero progetto qui. (Here the link to download)
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lulu
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16:38
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personal works
Personal//works//01
Progetto di presentazione "Mitosi" per l'arch. Piero Camoletto.
Per visualizzare l'intero progetto qui.
Per visualizzare l'intero progetto qui.
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lulu
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15:08
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Thanks to Stefan Sagmeister
Ho stretto la mano a Stefan Sagmeister. L'ho guardato dritto negli occhi, ci siamo sorrisi un poco e chiaccherato 1 minuto. O meglio lui chiaccherava ed io trattenevo il respiro balbettando frasi in inglese che nessun uomo ha mai sentito. Incontrare il proprio mito vivente, vedere che è un essere umano pensante, gentile e disponibile, capire che è ancora più grande e onesto è l'emozione più grande che abbia mai provato come graphic designer.
A torino il Word Design Capital ormai macina eventi a pieno ritmo: quello organizzato da Bombay Sapphire Inspirational Design Happenings ieri sera alla Piscina Monumentale è e rimarrà per me un'esperienza unica. A bordo piscina, con il suo completo nero alto, snello ed il suo accento austriaco Sagmeister ha lasciato un segno indelebile nella mia percezione di graphic design. Una ricerca continua, un pensiero acuto, un'attenzione particolare al processo creativo lo rende per me in assoluto l'essere umano più interessante del pianeta.
In una maniera semplice e concisa, condita da pochi ma piacevoli aneddoti, ha presentato gran parte dei suoi ultimi progetti la maggior parte dei quali raccolti nel suo ultimo libro
"Things I have learned in my life so far" . La parte più significativa del lavoro è la continua ricerca di materiale espressivo in cui le frasi da lui raccolte negli anni nel suo diario diventano a tutti gli effetti materia viva. Il video realizzato da Curtis Hillman esplora proprio questo tipo di approccio (é un pò pesante ma ne vale la pena).
Oltre alla continua ricerca espressiva ciò che ho maggiormente apprezzato è il progetto di visual identity per la Casa da Musica in Porto. Per sua stessa ammissione non voleva partire dall'architettura dell'edificio, tuttavia si è reso conto che prescindere da questa era impossibile. Così i differenti prospetti sono diventati il logo stesso della corporate, diventatndo sei differenti logo declinati in tutta la loro potenza attraverso un uso geniale dei colori (presi direttamente dai quadri e dalle immagini dei musicisti) e dalle foto del personale che ci lavora. in questo modo il biglietto da visita di ciascuno appartiene in maniera totale al nome che vi è stampato sopra.
Per il resto non posso che sorridere intimamente per aver avuto la fortuna ed il coraggio (grazie ad ilaria e piero) di presentarmi e chiedergli di firmarmi il libro "How to be a graphic designer without losing your soul" di cui ha scritto la prefazioneche inizia così:
" I love being a desinger. I love thinking about ideas freely and observing them taking shape; I love working concentradly on a project all day, losign myself in the work, and, even after having been involved in this field for almost twenty years, I still love getting a piece back from the printer (if it turned out well)."
Sagmeister is my master!
A torino il Word Design Capital ormai macina eventi a pieno ritmo: quello organizzato da Bombay Sapphire Inspirational Design Happenings ieri sera alla Piscina Monumentale è e rimarrà per me un'esperienza unica. A bordo piscina, con il suo completo nero alto, snello ed il suo accento austriaco Sagmeister ha lasciato un segno indelebile nella mia percezione di graphic design. Una ricerca continua, un pensiero acuto, un'attenzione particolare al processo creativo lo rende per me in assoluto l'essere umano più interessante del pianeta.
In una maniera semplice e concisa, condita da pochi ma piacevoli aneddoti, ha presentato gran parte dei suoi ultimi progetti la maggior parte dei quali raccolti nel suo ultimo libro
"Things I have learned in my life so far" . La parte più significativa del lavoro è la continua ricerca di materiale espressivo in cui le frasi da lui raccolte negli anni nel suo diario diventano a tutti gli effetti materia viva. Il video realizzato da Curtis Hillman esplora proprio questo tipo di approccio (é un pò pesante ma ne vale la pena).
Oltre alla continua ricerca espressiva ciò che ho maggiormente apprezzato è il progetto di visual identity per la Casa da Musica in Porto. Per sua stessa ammissione non voleva partire dall'architettura dell'edificio, tuttavia si è reso conto che prescindere da questa era impossibile. Così i differenti prospetti sono diventati il logo stesso della corporate, diventatndo sei differenti logo declinati in tutta la loro potenza attraverso un uso geniale dei colori (presi direttamente dai quadri e dalle immagini dei musicisti) e dalle foto del personale che ci lavora. in questo modo il biglietto da visita di ciascuno appartiene in maniera totale al nome che vi è stampato sopra.
Per il resto non posso che sorridere intimamente per aver avuto la fortuna ed il coraggio (grazie ad ilaria e piero) di presentarmi e chiedergli di firmarmi il libro "How to be a graphic designer without losing your soul" di cui ha scritto la prefazioneche inizia così:
" I love being a desinger. I love thinking about ideas freely and observing them taking shape; I love working concentradly on a project all day, losign myself in the work, and, even after having been involved in this field for almost twenty years, I still love getting a piece back from the printer (if it turned out well)."
Sagmeister is my master!
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lulu
alle
13:20
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