10 settembre, 2010
Fame Festival in Grottaglie


12 maggio, 2008
Ministero della grafica in visita a Torino 2



Le immagini che vedete sono prese da qui in attesa di ricevere qualcosa direttamente dal Ministero. Che dire? La pubblicazione è di buon livello con punte di sfavillante eccellenza. Questi del ministero sono bravi, fanno cose e vedono gente, non si parlano troppo addosso, si raccontano con semplicità e voglia di fare e soprattuttto non vogliono essere l'adci dei ggiovani. La presentazione, con l'immancabile buffet di salame e mortadella, si è tenuta nella sede dei turners torinesi. Per quanto mi riguarda noto con piacere che alcuni studi di torino sono stati inseriti nel libro e segnalo in particolare bellissimo e brh+ con i lavori più significativi sotto la mole (e che hanno un'anima).
Portfolionight a milano

Alcune considerazioni generali:
- I miei sospetti e paure si rivelano fondate quando, arrivando al Naba, mi rendo conto che sarò, insieme ad altri due lavoratori e non studenti, decisamente fuori luogo. Per età e proprio perchè non sono una studentessa nè dello Ied nè del Naba. (e non ho la mise del giovane creativo milanese!). Difatto mi sembra di capire da subito che l'evento è stato nella quasi totalità assorbito proprio dagli studenti delle due scuole di Milano. Pochi gli outsider.
- Ne deriva che l'approccio è sicuramente differente: mi aspetto risposte precise dai direttori creativi e non sono agitata nè nervosa, ho voglia di fare e iniziare i colloqui in scaletta. Ho preso mezza giornata di permesso per poter partecipare e spero non a vuoto. Facendo la coda i commenti che sento dai ragazzi sono i più vari e alcuni in particolare da "sballoni" ecco, adesso che l'ho scritto sembrerò davvero una tardona.. anyway.. e mi viene un pò di tenerezza quando penso che anche io da studente prendevo le cose poco sul serio.
- Si parte in ritardo: discorsi introduttivi alcuni interessanti altri no (ad es. promocard si dilunga un pò troppo per i miei gusti).
Colloquio numero 1: la persona che ho di fronte mi sorride e si presenta, è gentile quando gli racconto che ho deciso di partecipare per avere due dritte sul mio portfolio visto che da un anno cerco lavoro e non riesco a cambiare agenzia. Voglio sapere se sono io con un portfolio sbagliato o il mercato. So già che il mio portfolio ufficiale e di agenzia è meno interessante dei lavori che faccio per conto mio (solo perchè è quello che mi dicono tutti). Segue conferma da parte sua e alla fatidica domanda: cosa vuoi fare da grande (che fatta lì dentro mi fa un pò ridere) rispondo sicura e per la prima volta in vita mia: la graphic designer. Lui annuisce e parte con un'analisi accurata del mio portfolio, mi dà le dritte che volevo ed inizia a fotografare perfettamente la vita che faccio: sono pagata bene (me lo dice lui) ma nelle piccole agenzia (NON DI PUBBLICITA', quelle che fanno un pò di tutto) non ho l'opportunità di crescere. Sono pagata bene perchè faccio guadagnare bene l'azienda per cui lavoro e mi dice che persone nella mia situazione ne conosce parecchie. ne nasce una bella discussione, in cui la persona che ho davanti mi segue, mi ascolta e mi stimola il cervello.
bello, mi è piaciuto e ci è scappato anche un mezzo appuntamento per parlarne tornati a torino. Mi lascia il suo biglietto da visita e sgamiamo almeno altri 15 minuti perchè non si presenta nessuno allo scadere dei nostri canonici.
Colloquio numero 2: mi siedo e il nuovo direttore creativo che ho di fronte mi sorride furbetto. Il suo approccio è decisamente differente. Non parla. Non chiede. Ascolta. Gli dico le stesse cose e lui guarda tutto senza chiedermi niente. Infilo qua e là che ho un blog, che scrivo di graphic design che leggo libri in continuazione sull'argomento e a qual punto lui mi chiede: ma sei un art o un copy? fulmine. ma come, ti ho fatto vedere entrambi i portfoli e non capisci che sono un graphic designer? gasp, qualcosa non va. E così parte lui. Prende un vecchio lavoro dell'agenzia e me lo smonta pezzo per pezzo. Lo lascio fare. In pratica mi fa una lezione su come si trova un'idea creativa. Parla lentamente, un pò da professore di filosofia, presente? quello che è sempre più simpatico al liceo perchè poi si finisce con il parlare dei fatti propri e quasi mai di hegel e kant. Andiamo avanti ad un certo punto gli chiedo: ma cos'hai contro il graphic design? e lui: niente ma dalle scuole escono in continuazione ragazzi già con un buon livello di gusto. Qui non vedo idee, mancano le idee". Voglio ucciderlo. e parte a smontarmi la parte "personale" del portfolio che ho presentato. Allora no, lì non ci sto. Discutiamo, io non perdo le staffe perchè voglio spuntarla. Scade il tempo e lui fà su le mie cose, mi dice ancora qualcosa. Scrive la mail su un foglietto di carta e mi chiama per l'ennesima volta Rossella. Gli lascio uno dei miei stickers con il mio nome sopra: così magari può farcela a ricordarsi come mi chiamo!
Pausa mangereccia e qualche drink, il viaggetto in macchina e l'ultimo colloquio mi hanno provata: mi guardo in giro e vedo tutti questi ragazzi giovani che scherzano e ridono e mi sento qualcosa che si rompe. Voglio andare via prima possibile: l'idea di partecipare all'improvviso mi sembra una cosa puerile, ridicola. Decido di non mollare anche se ho il morale sotto i piedi: mi manca ancora un colloquio.
Colloquio numero 3: anche questa volta un uomo e supercazzuto, pure. Iniziamo. Gli mostro prima il portfolio classico e decido di non dirgli niente se non che lavoro e che sto cercando di cambiare agenzia. Quando dico agenzia e parlo di Torino vuole l'elenco completo e i nomi delle aziende che ho visto. la persona che ho di fronte ha un modo più brusco di parlare, direi estremamente diretto. Non mi faccio intimidire e questo mi regala una bellissima discussione. è attento, guarda chiede e alla fine divide il portfolio con i lavori da tenere, quelli da buttare e quelli che non fanno differenza. Mi dice chiaramente a chiare lettere che devo ROMPERE LE PALLE ai direttori creativi e che l'agenzia CLASSICA da 30sec e campagna del mio lavoro non sa che farsene e che quindi devo scegliere molto bene le agenzie a cui spedirlo. mi dice chiaramente che il mercato è in crollo e che i prox 10 mesi saranno durissimi. Anche lui mi chiede stipendio e contratto e si ripete la scena di prima. è concreto, pratico, diretto. Mi piace. Mi chiede di lasciargli un curriculum quando sto per alzarmi io lo guardo e candida come la neve gli dico: non ce l'ho e lui ma non porti il cv quando fai i colloqui? In un anno, dico, è la prima volta che qualcuno me lo chiede (in un colloquio intendo). Gli lascio una delle mie cartoline e gli offro lo stickers lo rifiuta perchè sopra ci scrive la sua mail e mi dice di farmi sentire. Ps. Mi dice che ho talento e sono brava. Mi sciolgo come una pallina di gelato sulla mano: gli dico grazie. è bello sentirselo dire.
Ed in tutta sincerità è davvero bello sentirselo dire, prendo talmente tanti calci sui denti tutti i giorni che è facile dubitare di finire sotto il ponte Isabella molto presto o di fare l'esecutivista a vita.
Tiriamo le somme? Se vogliamo parlare di soldi, i famosi 40 euro sono stati per me ben spesi. Al di là di tutte le consideraioni del caso per poter parlare con questi tre direttori creativi differenti avrei dovuto, in una situazione normale, fare i salti mortali. Sto già pensando di rifare la lista delle agenzie a cui spedire il mio lavoro e di rifare completamente il portfolio con un'IDEA che penso sia sfiziosa. per cui, visto che il tutto mi ha stimolato il cervello, è servito. l'unico dubbio che mi rimane è sulla mia situazione in mezzo al guado: non sono più studente non sono ancora niente altro se non una persona con 8 anni di esperienza. in mezzo al guado. Rimango disponibile a qualsiasi proposta economica anche sensibilmente minore (mi sembra sia impossibile pensare corrispondente) a quanto percepisco ora, però se la grande Agenzia strafika mi offrisse uno stage o un contratto a progetto da 800 euro che si fa?
09 maggio, 2008
Ministero della grafica in visita a Torino

Stasera, 9 Maggio il Ministero della Grafica sarà ospite di Turn a Torino per un confronto tra le realtà nella nuova sede di Turn in corso Mortara 46/c. La serata sarà l’occasione per la presentazione in anteprima delle frasi raccolte con il progetto PAROLE DI GRAFICA.
Ecco l'elenco degli studi partecipanti (tra cui qualche buon torinese)...
I partecipanti a Storie di Grafica 2007/2008
+sign (Milano), A+G Achilli Ghizzardi (Milano), Ackurat (Milano), AD Positiv (Palermo), Agricola (Atripalda - AV), Airstudio (Milano), Alizarina (Milano), Arkè (Napoli), Artiva Design (Genova), bcpt associati (Perugia), Bellissimo (Torino), Fabio Berton (Milano), Blumagenta (Lucca), Boletsfernando (Torino), brh+ (Torino), Massimo Canali Studio (Milano), Ginette Caron (Milano), dadakool (Padova), Dadomani (Milano), Deft design gruppe (Roma), dinamo milano (Milano), Dissociate (Milano), Domenica Mattina (Milano), Due mani non bastano (Milano), Emmaboshi (Bologna), Fachiro Strategic Design (Mantova), Ferrariodesign (Milano), Kate Ferrucci (Roma), Francesco Franchi (Milano), Fruit (Napoli), Mauro Gatti (Milano), Annalisa Gatto (Genova), Antonio Giancontieri (Palermo), Grammè (Viterbo), Nazario Graziano (Campobasso), Gumdesign (Viareggio - LU), Happycentro+Sintetik (Verona), Heartfelt (Milano), Iliprandi Associati (Milano), Ilovergb (Bergamo), JoeVelluto (Vicenza), Kalimera (Reggio Emilia), Laborabosco (Torino), LCD (Firenze), Le tipo (Roma), Lefloft (Milano), Limbo (Milano), Stefano Lionetti (Milano), LLDesign (Bologna), LS graphic design (Milano), ma:design (Pesaro), Fabrizio Manis Grafico (Perugia), Molly&partners (Terni), Molotro (Busto Arsizio - VA), Bruno Morello (Latisana - UD), Office. (Milano), Alessandro Panichi e Jonathan Pierini (Urbino), Paper Voodoo (Milano), Permezzografico.it (Milano), porcupine (Cantù - CO), Raffinerie (Città di Castello - PG), Recreo (Bologna), Gabriele mAs Salamone (Milano), Marko Simic (Milano), Start (Napoli), Sandro Stefanelli (Bologna), Studio FM (Milano), Studio Kmzero (Firenze), Studio Sancisi (Pesaro), Studiocharlie (Rovato - BS), StudioGuida (Napoli), Studiolabo (Milano), Tankboys (Venezia), Temp (Bergamo), The red is Love (Napoli), Undesign (Torino), Yesplusme.com (Milano), Zaven (Venezia), Zerofeedback (Firenze), Zetalab (Milano), Zup (Perugia).
03 marzo, 2008
Del perchè Ross Lovegrove non mi è piaciuto
- primo punto: cavolo, a primo acchito il signor Lovegrove sembra un fricchettone ripulito con la sua bella barbetta, la maglietta a maniche corte con gli immancabili monogrammi orientali, faccia simpatica bè la prima impressione è buona e la registro mentalmente. mi sa di simpatico. ok, si parte!
- secondo punto: No! non è possibile! c'è di nuovo lui! ocut'a sense traduttore de noiartri.. ok la prima volta era emozionato e ne ha prese un pò qui e un pò lì ma stavolta pure ross si lamenta (in maniera simpatica niente da dire) sulla traduzione un pò prolissa (e smaccatamente a senso). domanda: perchè non hanno preso un traduttore di professione? o addirittura senza traduzione? si capiva uguale e si andava più spediti.
- terzo punto: spediti dicevo... sì ecco... lui è bravo ma non si può dire che abbia proprio il ritmo, io sono di parte ma ho contato un applausino uno e tanta gente che rumoreggiava in sottofondo. Ah Ross mannaggia... sta presentazione te la dovevi preparare no?
- quarto punto: ok. sui progetti non metto bocca: non è assolutamente il mio mestiere. Però una domanda ce l'ho: quel transatlantico di treno che ha progettato largo come due volte piazza vittorio... ecco... è funzionale sì? siamo proprio sicuri? per farlo passare bisogna disboscare le foreste di mezzo mondo e i trafori non li fanno perchè abbateranno le montagne... uhmmm ho qualche dubbio...
- quinto punto: non me lo dovevi dire caro Ross che basta crederci non me lo dovevi dire che quelli della swarovski ti danno carta bianca e tu scorrazzi su e giù per l'europa per dodici settimane con il tuo assistente. non mi dovevi dire che ti ha chiamato il tuo amichetto direttore del Mak di vienna... insomma: sei un fiko, non mi far soffrire per la vita che faccio: spiegami i tuoi progetti, la tua visione.. perchè non l'hai fatto?


28 febbraio, 2008
L'ho detto che Torino è bella?
Ross Lovegrove dopo Stefan Sagmeister a Torino
Piscina Monumentale, corso Galileo Ferraris 294
You can find Inspiration in “Genesis, Concepts”.
Dopo il grande successo di Stefan Sagmeister, il secondo appuntamento con gli Inspirational Design Happenings di Bombay Sapphire per Torino 2008 World Design Capital.
Bombay Sapphire, presenta il secondo appuntamento dell’anno con gli Inspirational Design Happenings, i coinvolgenti incontri con designer di fama mondiale, aperti al pubblico.
Dopo l’evento con Stefan Sagmeister dello scorso 2 febbraio, sabato 1 marzo (ore 18:30) sarà Ross Lovegrove, una delle firme più affermate del mondo del design di oggi, a intrattenere il pubblico, camminando a bordo piscina.
Personalmente penso sia una bella occasione (anche se non mi occupo di design) per approfondire i concetti sempre vari ed eventuali dell'ispirazione e vedere bei progetti presentati bene (spero con una traduzione un pò meno yamme yamme uè) in un contesto estremamente stimolante.
Per avere tutte le informazioni qui.

