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02 settembre, 2008

Victionary
Casa editrice con sede ad Hong Kong, l'elenco dei libri editati è lungo e di qualità alta.

15 luglio, 2008

Cosa può ricevere un graphic designer per il suo compleanno?
Cosa dicono quelli della Corraini: Per decenni nell’ambito del design e della progettazione di brands è valsa la ferrea regola dell’immagine coordinata, ovvero un elemento grafico basato su una forma rigida ripresa identica o con leggerissime variazioni su ogni oggetto e materiale aziendale. Questo manuale mostra che è possibile progettare un marchio più naturale e duttile ragionando su come si produce l’oggetto che il marchio rappresenta invece di partire da una forma astratta: il risultato è un brand molto più comunicativo e molto meno vincolante. L’immagine non coordinata spesso nasce da più mani e intenti liberi, e proprio per questo può essere modificata nel tempo senza smettere di essere riconoscibile. Il futuro è questo? Introduce il libro Beppe Finessi.

Cosa vi racconto io: è un libricino che si legge tutto in un fiato. Tanto per capirsi 5 fermate del 9 a Torino. Ma non lasciatevi ingannare perchè, per gli addetti ai lavori, è divertente e divertito, tanto preciso e insolente quanto utile. Da avere, da leggere in 5 fermate, ragionarci un pò e riprendere in mano quella buona volta in cui si ha voglia di divertirsi davvero un pò.


Stefano Caprioli, Pietro Corraini

MANUALE DI IMMAGINE NON COORDINATA
ISBN: 978-88-7570-050-8, Dimensioni: cm 11.0x16.0, Pagine: 88 fogli, Illustrazioni: 33 illustrazioni e fotografie in b/n
Rilegatura: Brossura cucita a filo refe, Lingue: Disponibile in italiano e inglese. Collana: Design e designers
Prezzo: € 10.00

08 luglio, 2008

Ho appena comprato


... perchè mi piacerebbe imparare qualcosa. Ecco il link.

28 aprile, 2008

Dante: paradiso, purgatorio, inferno





Nicole Peterson ha realizzato queste tre copertine per la Divina Commedia. la graphic designer ha dichiarato di volersi allontanare dal gusto classico ispirato al lavoro di Bosh con dante e Virgilio in copertina. Ha preferito ispirarsi all'uso della matematica e dell'architettura che lo stesso Dante ha usato per descrivere l'Inferno, il Purgatorio e l'Inferno.

Il risultato è davvero piacevole.

via CRblog

31 marzo, 2008

Passione vera: Impactist books cover

Non è colpa mia se, quando mi riprometto di non aderire al cut&impaste, immediatemente leggo di un lavoro che mi entusiasma! Ecco quindi Kelly Meador e Daniel Elwing di Impactist creare questa serie di cover, eleganti ed evidentemente ispirate alle Penguin appositamente per un dvd project chiamato *smilefaucet. Potete guardate le cover qui e l'animazione qui.

via it'snicethat

21 marzo, 2008

Coversourcing: the winner

Si è concluso il concorso ed ecco qui sopra il vincitore. Personalmente preferivo di gran lunga la versione di Acejet, ma ahimè nonostante sia stata segnalata nella short list non si è agguantata il premio finale...

Peccato! per maggiori info qui.

via creative review

25 febbraio, 2008

Sagmeister: mister popular

Potrebbe non interessare a nessuno tuttavia l'ultima fatica di Sagmeister sta facendo parecchio rumore. Dapprima gli insulti su CR blog (se avete voglia di leggervi una sfilza di commenti di cui la maggior parte noiosi fate pure) poi ieri leggo su Speak Up il post di Armin Vit " Sagmeister’s Show Stinks" letteralmente: La mostra - l'esposizione di Sagmeister puzza... sì perchè usare 7,200 banane per un'opera come la sua non può lasciare l'olfatto indifferente. A parte il titolo provocatorio il post non sconfina nell'insulto nè tantomeno gli argomenti che tocca sono stupidi. Non li condivido, ma non li trovo stupidi.

Incuriosita ho letto tutto il post: ok, il personaggio che lo scrive è davvero bravo, si pone delle domande e giustamente il buon stefano gli risponde pure... Se volete leggerlo lo trovate qui.

Fino qui tutto ok... ma quando stamattina ho letto anche questo post, scritto bene ed interessante, beh... a dirla tutta non comprendo come mai si stia facendo così tanto rumore.

19 febbraio, 2008

Ormai un vizio!


Non ci posso fare niente, è che incontro le notizie non posso ignorarle! ecco un bel video.
Sì, è stefan sagmeister. Anche se , leggendo How to think.. devo dire che le interviste che mi hanno impressionato maggiormente sono quelle di Massimo Vignelli e Peter Saville... non mancherò di postarne dei pezzi, ci sono ragionamenti che mi stanno folgorando.

18 febbraio, 2008

Grafici al bivio



A dire il vero il libro lo conoscevo già, perchè segnalato in blog che leggo giornalmente e avevo già deciso di acquistarlo. Poi mi è arrivata un'ulteriore segnalazione ed ecco che mi appresto a scrivere la mia prima recensione con la promessa di leggerlo e dirvi ancora qualcosa di più. Per ora, dall'introduzione, ecco le motivazioni spiegate da chi il libro l'ha pensato e scritto, vi suggerisco anche un giretto qui, perchè è possibile scaricare alcuni contenuti per farsi un'idea:

Ho pensato "Grafici al bivio" come un manuale di sopravvivenza per tutti quei grafici che vogliono (o devono) fare il grande passo verso Illustrator CS3. Abbandonare Freehand non è semplice, si sa... il problema di fondo, oltre alla diversa interfaccia e alle funzionalità, è proprio la "forma mentis" del tipico Freehandista.
Per vari motivi, all’inizio del 2007 mi sono trovato ad un bivio: continuare ad usare FreeHand MX, ormai vetusto e pieno di bachi, ma che conoscevo a menadito, oppure abbandonarlo lanciandomi su Illustrator CS3, software mirabolante, del quale però non conoscevo assolutamente niente? La mia strada è andata verso Illustrator CS3, e questo libro ne è la piena testimonianza. Il primo grande problema è stato cambiare la mia forma mentis da “freehandista”. Illustrator, come è noto, è un potente software per l’illustrazione grafica, che però ha da sempre avuto una grande nota dolente per gli utenti di FreeHand: l’assenza del supporto multi pagina. Per un utente di FreeHand questo problema rende il tutto più difficile. Già solo la realizzazione di un piccolo pieghevole a tre ante, presuppone la creazione di due file distinti, uno per l’esterno e uno per l’interno. Figuriamoci poi se l’intenzione è quella di creare una piccola pubblicazione multi pagina... ogni pagina diventa un singolo file. In effetti, con la mia forma mentis tutto questo sembrava avere davvero poco senso. Però questa volta (avevo già tentato un approfondimento due anni prima con la CS2) i vantaggi e le nuove funzionalità di Illustrator CS3, erano così tanti, che davvero valeva la pena provare. Così è stato. Per un anno intero mi sono intestardito ad usare Illustrator CS3. Risultato? Se oggi mi dicessero di tornare a FreeHand, per quanto lo abbia amato, non lo farei. Le “scomodità” che ho dovuto affrontare, rispetto ai vantaggi che ne ho tratto, sono così infinitamente poche, da giustificare pienamente il passaggio da FreeHand MX a Illustrator CS3. Dopo aver imparato ad usare Illustrator, ho subito pensato che come me ci sono una miriade di grafici attratti da Illustrator CS3, e che però molti di questi non hanno il “coraggio”, il tempo o lo stimolo per fare il grande passo. Ecco perché, dopo un anno passato mano nella mano con FreeHand MX e Illustrator CS3, ho deciso di scrivere questo libro. Spero di cuore che per la maggior parte di voi (grafici) sia un valido aiuto nel percorso che prosegue dopo il bivio...

Estratto dei contenuti:
- Confronto tra le aree di lavoro: comprendere l’interfaccia di Illustrator CS3
- Aprire file di FreeHand in Illustrator CS3
- Scoprire dove in Illustrator CS3 si trova l’equivalente dei comandi di FreeHand
- Usare il comando Raccogli per l’Output
- Confronto tra gli strumenti di disegno di FreeHand e Illustrator
- Copia usare il copia/incolla interno di FreeHand in Illustrator CS3
- Gestire colori, campioni e sfumature
- Usare gli strumenti visivi, i righelli, le guide e molto altro ancora
- Usare gli effetti d’ombra e le trasparenze senza problemi
- Preparare un file PDF pronto per la stampa tipografica
- Creare rapidamente varianti di colore per un progetto
- Vettorializzare le immagini scansionate
- Creare oggetti tridimensionali con pochi clic
- Creare interfacce grafiche per palmari e cellulari


L'autore:
Davide Vasta, grafico di professione da più di 20 anni, è docente nei Corsi di Computergrafica e Tecniche ed Applicazioni Digitali presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, dove dal ‘93 ha formato più di 3000 studenti. Nel 2004 è diventato docente dei medesimi corsi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia. Recentemente, in seguito all’acquisizione di Macromedia da parte di Adobe, è entrato a far parte del ristretto gruppo di esperti Adobe Guru.


Dove comprarlo: qui.

12 febbraio, 2008

Yes I do!

Arrivato ieri, grazie ad amazon che aveva qualcosa da farsi perdonare... e sbocconcellato qua e là a casa e sul tram. Niente dottrine o pomposità, "solo" una serie di interviste ai più grandi nomi dell'olimpo: Milton Glaser, Paula Scher, Massimo Vignelli e ovviamente Stefan.
Già ad una prima lettura superficiale mi hanno colpito tantissimo, ho intenzione di mangiarlo!

23 gennaio, 2008

L'anima del genio



Oh cazzo. Sì l'ho pensato e quindi l'ho scritto. Obey è da sempre uno dei miei idoli. Primo perchè è uno che da subito (intendo dire da supergiovane) sapeva fare e faceva. La sottile differenza tra i sognatori (quelli che come me hanno magari mille idee in testa e poi non ne realizzano nessuna) e quelli che invece fanno. Lui, il nostro Obey, faceva e bene.
Bellissime le grafiche,la voglia di sperimentare, le serie ispirate ai poster sovietici, le monografie, il segno distintivo del faccione... insomma uno di quelli che ha qualcosa in testa e riesce a realizzarla. Poi succede qualcosa. Cosa?

Credo che sia l'inevitabile. Obey diventa un brand. E adesso mi chiedo? Inizierà pure lui a fare le spillette, gli orologi, le borse e tutto il resto come Tokidoki di cui ho la nausea (che cmq a conti fatti non sperimenta quanto lui).

Non so. intanto se volete dare un'occhiata qui il link al suo sito di t-shirt.
Su frizzi frizzi trovate anche un altro risvolto della faccenda.

22 gennaio, 2008

Kakoueda: che artista...


In realtà non sto lavorando molto, mi sto dedicando ad esperimenti grafici interessanti e decidendo se comprare alcune font (molto belle) su un sito che ho trovato sul libro TYPO.
Nel frattempo, per un pò, mi sono dedicata alla lettura di due libri davvero molto diversi tra loro (Lettera a Berlino di Ian McEwan che mi ha fatta arrabbiare e Survivor di Chuck
Palahniuk che è allucinante ma molto molto intelligente).

RImane però un dubbio: Palahniuk ha scritto un libro con una trama folle ed esilarante ma questa scrittura "moderna", frammentata e veloce alla Aldo Nove ogni tanto mi annoia. Dico e penso: ma gente come la Ginsburg non scrive più? Mi chiedo se veramente abbiamo bisogno di scritture così vicine al lessico quotidiano...

Cmq, eccomi qui con una bella segnalazione. Sia chiaro, ho continuato a leggere tutti i feed che leggo di solito ma a volte questa velocità del "cuteimpast" philosophy mi spaventa e me ne allontano. Sì, lo so che sono uscite le campagne più significative del 2007 e i risultati della competition sul poster per i 50 anni dell'helvetica (io poi l'Helvetica lo odio pure) ma non ho voglia di postarli. Lo fanno già tutti.

Adoro la carta, soprattutto quando viene intagliata e crea nuovi oggetti, avevo già visto cose simili al Fuori Salone quest anno...
Ecco quindi cosa mi va di segnalare oggi: tutto qui


02 dicembre, 2007

Adrian Shaugnessy e la sua anima

Autore di un libro culto, How to be a graphic designer witouth lousing your soul, che consiglio perchè è davvero bello e interessante, ci illumina con un altra perla: una serie di interviste sul graphic design mandate in onda questa estate da Resonsnce FM. Da non perdere anche se l'ascolto può essere difficoltoso se non si mastica un inglese perfetto! Bell'esperimento, e io ringrazio!

ecco il link

09 ottobre, 2007

4 books


All'abboradabile cifra di 69,90 euro un compendio del panorama della grafica mondiale e non solo. I libri sono 4: tipografia, logo, grafica e illustrazione. Si comprano online sul sito di zeixs.